Possiamo essere tutti potenzialmente in pericolo quando si tratta di botulino. Per questo bisogna prestare la massima attenzione.
Il botulismo è un malattia causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum che vive in assenza di ossigeno e produce spore che resistono nell’ambiente esterno sia al caldo, sia al gelo e per un lungo periodo. Il problema di questo batterio è che può trovarsi anche in cibi che siamo abituati a mangiare, soprattutto se autoprodotti in casa.

Si pensi alle conserve, ai sott’oli, ai sottaceti o anche ai prodotti inscatolati. Se non ben conservati o prodotti, può capitare che si sviluppi il botulino e purtroppo bisogna fare molta attenzione perché può essere molto pericoloso per la propria incolumità consumare questi alimenti.
Come evitare rischi botulino
Il botulino potrebbe essere nascosto in tanti alimenti che portiamo a tavola ogni giorno, specie quelli autoprodotti, come conserve, verdure sott’olio, sott’aceti. Molto spesso questi ci vengono anche regalati e bisogna davvero fidarsi di chi ce li ha dati per consumarli perché il botulino può riservare brutte sorprese e far correre gravi rischi.

Infatti il botulismo è una malattia che porta a paralisi neurale, detta discendente, perché interessa prima i nervi cranici fino ad arrivare poi a quelli respiratori. I primi sintomi che si possono provare sono:
- annebbiamento e sdoppiamento della vista
- rallentamento e difficoltà di espressione
- fatica a ingerire con possibile secchezza della bocca
- debolezza muscolare.
Nei casi più gravi, la paralisi interessa i muscoli coinvolti nella respirazione e dunque il paziente va assistito con la ventilazione meccanica. Per curare un’eventuale intossicazione da botulino sarà necessaria la somministrazione di un’antitossina nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi. Il recupero è però molto lungo: si pensi che molti pazienti guariscono dopo settimane o mesi di terapia.
Quindi è meglio fare attenzione per prevenire un’intossicazione del genere: quando si fanno le conserve domestiche, bisogna curare le fasi di preparazione e conservazione. Per evitare la formazione del botulino bisogna acidificare le conserve con aggiunta di aceto (ph 4.5). La tossina botulinica viene distrutta dal calore ma le spore resistono all’ebollizione.
Solo l’acidità o il trattamento industriale in autoclave garantiscono una vera e propria sterilizzazione. Inoltre non si dovrebbero mai consumare le conserve che, all’apertura, abbiano un cattivo odore o presentino contenitori rigonfi in modo anomalo: non è detto che ci sia il botulino ma i cibi potrebbero essere fermentati e avariati.