Mare e laghi italiani, più della metà sfiora i limiti di legge: altro che bandiere blu

È un triste dato quello che arriva nelle ultime ore: più della metà del mare e dei laghi italiani è inquinata e non merita le bandiere blu.

Tanti turisti arrivano in Italia da ogni parte del mondo in estate per divertirsi e rilassarsi nelle nostre meravigliose spiagge ed in effetti tante vengono insignite della Bandiera Blu. Tuttavia non da tutte le parti è così ed è arrivato dunque un triste dato.

acqua inquinata, segnale pericolo
Mare e laghi italiani, più della metà sfiora i limiti di legge: altro che bandiere blu – cgilfvg.it

Più della metà del mare e dei laghi italiani sfiora i limiti di legge ed è inquinata. La situazione dell’acqua in Italia è dunque abbastanza preoccupante. Ecco perché.

Mare e laghi italiani sono inquinati

I dati raccolti da Goletta Verde e Goletta dei Laghi nel 2025 rivelano una situazione molto preoccupante per quanto riguarda lo stato delle acque italiane: più della metà del mare e dei laghi italiani è inquinata.

acqua sporca e inquinata
Mare e laghi italiani sono inquinati – cgilfvg.it

In particolare si è visto che in alcune regioni turistiche, più della metà dei campioni di acqua analizzati supera i limiti di legge. Su 388 campioni analizzati in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge. I dati dalle foci di fiumi e dai canali sono i più allarmanti, con il 54% dei prelievi inquinati o fortemente inquinati.

La Goletta dei Laghi, che ha monitorato 125 punti in 44 laghi di tutta Italia, ha rivelato che il 30% dei campioni è oltre i limiti, con problemi legati a depurazione inefficiente e scarichi abusivi. In 38 casi, i valori di Escherichia Coli ed enterococchi intestinali hanno superato le soglie di sicurezza. Per fortuna alcune analisi chimico-fisiche risultano nei limiti, tuttavia nelle acque sono rinvenute tracce di microplastiche e ci sono scarichi non trattati.

Nel Lazio, metà dei punti analizzati presenta parametri oltre i limiti di legge. La situazione è più critica nelle foci dei fiumi (8 su 12 sono inquinati), in particolare le foci del Fosso Zambra, del Rio Vaccina e del Tevere. Un’altra regione con valori preoccupanti è la Campania dove il 52% dei campioni analizzati supera le soglie consentite. Le foci e i fiumi più problematici sono il Sarno, il Tusciano e i Regi Lagni.

Il primato negativo del 2025 è però della Toscana, dove il 60% dei campioni è oltre i limiti di legge. L’85% dei prelievi è stato effettuato in foci o canali, molto inquinati. I punti più critici sono nelle acque delle province di Massa-Carrara e Lucca, con problemi di scarichi abusivi e depuratori insufficienti. Solo le acque della provincia di Pisa rientrano nei limiti.

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