La normativa per i disabili può alleggerire – e in alcuni casi azzerare – il peso delle imposte. Scopriamo insieme come.
In Italia le tasse sono un argomento che fa storcere il naso a molti. Bollette, tributi locali, bolli e balzelli vari sembrano non lasciare scampo al contribuente medio. Ma c’è una categoria di cittadini che, grazie a precise tutele normative, può godere di importanti agevolazioni fiscali: le persone con disabilità riconosciute e i loro familiari.

La Legge 104, punto di riferimento per i diritti delle persone con handicap, non si limita a garantire permessi lavorativi e supporto nell’assistenza, ma apre anche la porta a una serie di sgravi che possono tradursi in un risparmio tangibile mese dopo mese e anno dopo anno. L’importante è rispettare una serie di condizioni e requisiti di base.
Le tasse azzerate (o quasi) per chi usufruisce della Legge 104
Contrariamente a ciò che molti credono, avere il riconoscimento ai sensi della Legge 104 non significa essere automaticamente esentati da ogni tributo. Tuttavia, ci sono ambiti in cui le agevolazioni sono così consistenti da ridurre drasticamente il peso fiscale. Uno degli esempi più significativi riguarda le tasse scolastiche e universitarie. Gli studenti con disabilità certificata possono beneficiare di riduzioni e, in alcuni casi, di veri e propri esoneri totali. Ogni università stabilisce regole proprie, ma la tendenza generale è quella di prevedere vantaggi che prescindono persino dall’ISEE familiare. Questo significa che, anche senza particolari limiti di reddito, chi ha la 104 può accedere a costi ridotti o nulli per l’iscrizione e la frequenza. Un sollievo enorme per molte famiglie, considerando che le rette universitarie possono superare facilmente le migliaia di euro all’anno.

Ma i benefici non si fermano alle aule scolastiche. Un’altra tassa che può sparire dal bilancio familiare è il bollo auto. Questa agevolazione non è automatica: serve che il veicolo sia intestato alla persona con disabilità (o a un familiare convivente che la abbia fiscalmente a carico) e che venga usato principalmente per le sue necessità. La normativa varia da Regione a Regione, e in molte aree l’esenzione è totale. In altre, invece, si applicano sconti parziali. Anche sul fronte delle imposte locali ci sono buone notizie. Alcuni Comuni applicano riduzioni consistenti sulla TARI, la tassa sui rifiuti. Il taglio può andare dal 25% fino al 50%, a seconda del regolamento comunale e delle soglie previste per accedere al cosiddetto bonus sociale.
Infine, non vanno dimenticate le agevolazioni per l’acquisto di beni e servizi: dall’IVA agevolata al 4% per auto adattate o ausili sanitari, fino alle detrazioni fiscali per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. La Legge 104, insomma, non è solo un insieme di norme di tutela: è uno strumento concreto che può trasformarsi in un salvagente economico, alleggerendo il carico fiscale di chi vive già sfide quotidiane importanti. Conoscere a fondo i propri diritti – e informarsi presso gli uffici competenti del proprio Comune o Regione – è il primo passo per non lasciare sul tavolo agevolazioni preziose. Perché quando si tratta di tasse, ogni euro risparmiato è un euro guadagnato.