Attenzione mentre ci si fa il bagno in mare: si potrebbe avvistare questo pesce dal morso molto pericoloso.
Andare al mare per molti è una forma di libertà dopo giorni in casa oppure in ufficio. C’è chi ama prendere il sole e chi non rinuncia ad una bella nuotata da solo oppure in compagnia della propria dolce metà o dei propri figli.

Mentre però ci si sta facendo il bagno, si potrebbero fare degli incontri non proprio piacevoli e no, non si tratta di quelli con le meduse ma con un pesce il cui morso può essere molto pericoloso. Ecco perché l’allerta deve rimanere massima se si incrocia questa specie.
Il pesce pericoloso che si può incontrare in mare
Al mare, mentre si è tranquilli in acqua a nuotare o a giocare con i propri figli, si potrebbe incontrare un pesce il cui morso è molto pericoloso. Si tratta di una specie “aliena” chiamata “pesce scorpione”(Pterois miles).

Si tratta di un pesce osseo della famiglia degli Scorfanidi, che vive in ambienti costieri e lungo la barriera corallina su fondali rocciosi. Durante il giorno si nasconde in piccole grotte o sotto le rocce mentre al tramonto e all’alba va a caccia di prede, vale a dire piccoli pesci e invertebrati. È stato avvistato a Santa Caterina nel Salento da due biologi marini dell’Università di Bari insieme a un gruppo di sub del locale centro di speleologia sottomarina Apogon.
Questa notizia ha destato non poca preoccupazione dato che questo pesce non è dei nostri mari, ma originario del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano. Tuttavia da alcuni anni si sta diffondendo anche nelle acque del Mediterraneo e lungo le coste della Sicilia e dello Ionio, attraverso il Canale di Suez. Incontrare il pesce scorpione può essere pericoloso perché questa specie può causare punture dolorose perché è dotato di aculei urticanti a ghiandole velenifere che secernono una serie di tossine con effetti coagulanti.
Per fortuna punge raramente l’uomo perché è molto schivo. Tuttavia, se i suoi aculei dovessero essere toccati tanto da conficcarsi nella carne, potrebbero provocare intenso dolore ed effetti collaterali come vomito, febbre, aumento della frequenza respiratoria e disturbi cardiaci. La tossina di questo pesce, per fortuna, è termolabile, cioè si inattiva al di sopra di una certa temperatura. Per ridurre il dolore, un Manuale dell’Ospedale Niguarda consiglia di immergere la parte colpita in acqua molto calda per circa 30/90 minuti, quindi togliere eventuali residui di spine e disinfettare la ferita.
Dato che è un pesce pericoloso da incontrare in mare, la sua presenza va subito segnalata agli organi competenti. Si può avvisare dunque l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) tramite WhatsApp al numero di telefono + 320 4365210 oppure sul gruppo Facebook Oddfish utilizzando l’hashtag: #Attenti4. Andrebbe segnalata anche la presenza di altre 3 specie invasive dei nostri mari, vale a dire: il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus), il pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e il pesce coniglio striato (Siganus rivulatus).