Depressione da rientro? Ecco 5 consigli per rendere più piacevole il ritorno al lavoro

Dopo Ferragosto per molti scatta la depressione da rientro al lavoro. Come superarla? Vediamo 5 trucchi semplici ma efficaci per viverci meglio il ritorno alla quotidianità.

Per quanto si possa amare alla follia il proprio lavoro, è anche vero che una certa tristezza per la fine delle vacanze la proviamo tutti. Magari perché dobbiamo lasciare il mare e tornare in una città dove non c’è nemmeno un laghetto o forse perché dobbiamo salutare la famiglia e gli amici che rivedremo non prima di Natale.

donna stressata seduta sul divano con le mani in fronte
Depressione da rientro? Ecco 5 consigli per rendere più piacevole il ritorno al lavoro/cgilfvg.it/

Insomma un velo di malinconia è assolutamente normale. Alcune persone, però, la vivono particolarmente male. In alcuni casi si arriva a parlare di vera e propria depressione da rientro. Capita, soprattutto, se si svolge una professione che non si ama particolarmente o se la nostra quotidianità ci va un po’ stretta.

Va da sé che in queste situazioni la cosa migliore da fare è capire cosa ci fa stare male e cambiare. Nel frattempo, però, possiamo cercare di adottare qualche piccola strategia per rendere meno triste e meno pesante il ritorno alla quotidianità e ai soliti ritmi. Nel prossimo paragrafo vediamo che cosa consigliano gli esperti.

Vacanze finite: 5 trucchi per affrontare al meglio il rientro

C’è chi ama alla follia il proprio lavoro e chi, al contrario, lo cambierebbe subito ma deve continuare a farlo. In quest’ultimo caso è facile sentirsi particolarmente tristi per la fine delle vacanze. Vediamo che cosa si può fare per rendere più piacevole il ritorno in ufficio.

donna che fa una posizione yoga con le mani
Vacanze finite: 5 trucchi per affrontare al meglio il rientro/cgilfvg.it
  • Non torniamo dalle vacanze il giorno immediatamente antecedente al ritorno al lavoro: meglio rientrare almeno 2 giorni prima in modo da avere il tempo di disfare le valigie con calma, riordinare casa, fare la spesa senza stress.
  • Non partiamo subito “in quarta”. La prima settimana lavorare ma con ritmi un po’ più leggeri, riprendere a poco a poco. Dopo 2-3 settimane di stacco non siamo più abituati a lavorare 8 ore al giorno: dunque ricominciamo dai compiti un po’ meno impegnativi e lasciamo questi ultimi per le settimane che verranno, quando il cervello avrà ripreso di nuovo il ritmo.
  • Ricominciamo con le buone abitudini che ci fanno stare meglio: alimentazione sana e sport. Prenderci cura della nostra salute ha effetti positivi anche sull’umore. Anche in questo caso: niente stress. Possiamo riprendere ad allenarci un po’ per volta, magari anche solo 2 volte alla settimana anziché 4 o 5.
  • Riposare. Se andiamo a dormire tardi ma la mattina dobbiamo svegliarci presto, la stanchezza aumenterà la tristezza e ci farà sembrare tutto più pesante. Dunque a letto non oltre le 22 per essere riposati il mattino seguente.
  • Concediamoci delle pause. Se durante la giornata ci sentiamo particolarmente stanchi, fermiamoci 10-15 minuti per fare due passi e prendere una boccata d’aria.
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