Tante persone amano lasciare recensioni sui posti in cui sono stati, a breve però quest’azione così consolidata è destinata a cambiare in modo drastico.
Il web è ormai diventato parte della nostra quotidianità, sia che lo si usi per lavoro, sia semplicemente nel proprio tempo libero, è anche per questo che tanti hanno iniziato a voler sfruttare uno strumento disponibile grazie a Google sul PC e sullo smartphone, ovvero poter mettere recensioni sui posti in cui si è stati, attività commerciali o eventualmente località turistiche. Questo può rivelarsi utile sia per i proprietari, che possono avere un’idea precisa di cosa pensino i clienti di loro, sia per le altre persone, che possono essere indecise sulla possibilità di recarsi in una struttura o meno.

Essere a conoscenza dell’opinione di qualcuno, del resto, può rivelarsi davvero utile perché consente di comprendere quale sia l’offerta proposta e come si può essere trattati, se non tutti hanno ritenuto questo momento positivo a quel punto può essere meglio andare oltre. Purtroppo, però, c’è il rischio che queste opinioni non siano del tutto sincere, magari si agisce in maniera negativa solo per antipatia o per suscitare una reazione, incuranti di come questo atteggiamento possa danneggiare un libero professionista. Ben presto la situazione è comunque destinata a cambiare, gli utenti dovranno modificare il loro modo di fare.
Recensioni online: niente sarà più come prima
Spesso quando decidiamo di lasciare recensioni online agiamo spinti dall’impulso del momento, sia perché ci siamo trovati bene in un posto, sia perché, al contrario, quell’esperienza ci ha segnato in negativo, per questo vorremmo sfogarci e farlo sapere a tutti. A dover gestire le conseguenze di questa situazione sono ovviamente i gestori della struttura in entrambi i casi, anche se spesso lo facciamo incuranti di tutto questo.
Muoversi in maniera indiscriminata sarà però sempre più difficile, così da tutelare innanzitutto chi ha un’attività commerciale, che potrebbe finire nei guai anche per alcune recensioni false, lasciate anche solo per antipatia, in alcuni casi da qualcuno che non ha nemmeno provato direttamente il servizio. Questo è l’obiettivo di un disegno di legge attualmente in discussione al Senato e inserito nel ddl annuale sulle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di proteggere i consumatori a garantire una concorrenza corretta. Dire di essere insoddisfatti può infatti essere naturale ed è un diritto del cliente, ma dovrebbe essere fatto in maniera educata e con la consapevolezza delle conseguenze che questo potrebbe generare.

Non si dovrebbe infatti mai dimenticare quanto i commenti in rete finiscano per condizionare anche l’andamento economico di un’attività. A metterlo in evidenza è una ricerca del Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da cui è emerso che l’82% delle prenotazioni alberghiere e il 70% delle decisioni nel settore della ristorazione viene influenzato dai commenti digitali. Non può quindi che esserci un peso importante anche a livello economico, che non possiamo non tenere in considerazione.
La proposta prevede che le recensioni siano pubblicate solo entro 15 giorni dall’esperienza e che l’utente sia in grado di dimostrare di aver usufruito del servizio, ad esempio attraverso uno scontrino o una ricevuta. “inventarsi” di essere stati clienti sarà quindi sempre più impossibile. Non solo, permettere di dire la propria opinione in modo così tempestivo può rnedere più credibile il proprio pensiero perché si tratta di un ricordo ancora vivo.

Non sarà inoltre possibile nemmeno concedere sconti, omaggi o premi per commenti a cinque stelle, “sollecitati” dai gestori pensando di avere un interesse da questo. A garantire che tutto questo possa avvenire secondo quanto previsto sarà l’Antitrust, che potrà effettuare verifiche, qualora ci fossero commenti falsi si potrebbe anche essere sanzionati.